Capraia
Vacanze in Toscana, Capraia: itinerario
turistico sul mare della Toscana. Descrizione e informazioni.
Isola prevalentemente vulcanica, ha una estensione di 1.930 ha, di cui circa
l’80% ricadono nel perimetro del Parco. Questo si estende anche a mare,
tranne che nella fascia antistante il Porto ed il paese, e prevede una zona
"1" a maggiore tutela da Punta del Trattoio a Punta della Manza, sulla costa
occidentale.
La costa, alta e frastagliata, ha uno sviluppo di 27 km. Nell’isola è
presente l’unico specchio d’acqua dolce naturale dell’Arcipelago, lo
Stagnone, sul crinale occidentale.
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La vegetazione, spesso condizionata dalla passata azione antropica, è
costituita da macchia alta a corbezzolo Arbutus unedo ed erica Erica
arborea, da macchia bassa a cisto Cistus monspeliensis, da macchia ad
euforbia arborea Euphorbia dendroides, da gariga ad erba gatta Teucrium
marum, elicriso Helichrysum italicum e stregona spinosa Stachys glutinosa;
da segnalare la presenza di steppe ad asfodelo, dove domina Asphodelus
microcarpus, e le boscaglie riparie ad oleandro Nerium oleander lungo il
Vado del Porto e il Vado dell’Aghiale.
Tra gli endemismi in comune con la Corsica, a testimoniare l’appartenenza
dell’isola al dominio sardo-corso, ricordiamo: Pancratium illyricum, Mentha
requienii, Trisetaria bournufii; endemiche dell’Arcipelago toscano sono
invece Centaurea gymnocarpa e Linaria capraria.
Per quanto riguarda la fauna, l’isola è un importante sito di nidificazione
per diverse specie ornitiche marine rare, come marangone dal ciuffo
Phalacrocorax aristotelis desmarestii, gabbiano corso Larus audouinii, berta
minore Puffinus yelkouan, o terrestri come falco pellegrino Falco peregrinus,
magnanina sarda Sylvia sarda, sterpazzola di Sardegna Sylvia conspicillata,
venturone corso Serinus citrinella corsicanus. Rappresenta inoltre un’area
strategica di sosta per gli uccelli migratori.
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Fra i mammiferi, oltre al coniglio selvatico Oryctolagus cuniculus e alla
crocidura minore Crocidura suaveolens, sono da ricordare il muflone Ovis
musimon, introdotto anche a seguito dell’estinzione delle capra selvatica
Capra aegagrus, e l’ormai estinta foca monaca Monachus monachus, come
testimonia anche il toponimo Punta della Manza.
L’unico anfibio presente è la raganella Hyla sarda; fra i rettili presenti
oltre al biacco Coluber viridiflavus, i tre gechi dell’Arcipelago
Phyllodactylus europaeus, Hemidactylus turcicus, Tarentola mauritanica..
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