Isola d'Elba
Vacanze in Toscana, Isola d'Elba: itinerario
turistico sul mare della Toscana. Descrizione e informazioni.
L’Isola d’Elba, la maggiore delle isole dell’Arcipelago (22.361 ha), è la
terza isola italiana dopo Sicilia e Sardegna. La perimetrazione del Parco,
che si estende anche agli scogli e isolotti minori che la circondano, copre il
57,7% della sua superficie ed è limitata alla terraferma.
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L’isola ha natura prevalentemente montuosa e culmina nel Monte Capanne
(1.019 m), un massiccio granodioritico situato nella parte occidentale. Il
versante orientale dell’isola, con la dorsale montuosa della Cima del Monte
(516 m) e del Monte Calamita (413 m) presenta consistenti giacimenti
ferriferi, oggetto di estrazione da millenni. La costa, che ha uno sviluppo
di 147 km, presenta pareti rocciose a cui si alternano ampie insenature
sabbiose.
La varietà morfologica e climatica rende l’isola particolarmente ricca dal
punto di vista vegetale: oltre alla macchia mediterranea che caratterizza
gran parte dell’isola, nelle pendici settentrionali più
fresche del Monte Capanne troviamo anche alcuni boschi di castagno, con stazioni relitte di tasso e agrifoglio. Di notevole interesse è la vegetazione delle coste rocciose con
l’importante presenza del ginepro fenicio.
turbinata. Molte le pinete, di origine antropica, per gran parte costituite
da pino domestico o pino marittimo. La vegetazione
delle dune con le sue specie caratteristiche è quasi del tutto scomparsa, ad
eccezione delle dune di Lacona, a causa dell’utilizzo a fini
turistico-balneari delle coste sabbiose. Per quanto riguarda le specie
endemiche, la composizione floristica dell’isola indica che essa rappresenta
un’area di transizione fra la flora sardo-corsa e quella continentale. Le
specie endemiche sono il fiordaliso del Monte Capanne , la viola dell’Elba
Viola corsica, il limonio dell’Elba e la
biscutella dell’Elba. In comune con il resto dell’Arcipelago la Linaria
capraria..
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La fauna dell’isola, con gli scogli e gli isolotti che la circondano,
presenta specie rare di uccelli nidificanti marine e terrestri, alcune
legate agli isolotti e alle scogliere meno accessibili, come il gabbiano
corso e il Marangone dal ciuffo, altre alle pareti rocciose, come il falco pellegrino Falco, altre ancora alle macchie basse e alle garighe
mediterranee, come la sterpazzola di Sardegna, la magnanina sarda o il venturone corso;
interessanti sono alcune piccole popolazioni di specie montane che si
trovano negli ambienti d’alta quota del Monte Capanne, come il codirossone
Monticola e il sordone Prunella collaris. Consistente e diffusa la
popolazione autoctona di pernice rossa. L’Elba, insieme alle
altre isole dell’Arcipelago, rappresenta inoltre un’area di primaria
importanza per la sosta durante le migrazioni.
Tra i mammiferi, oltre al muflone e al cinghiale,
introdotti o reintrodotti in tempi recenti, sono da ricordare la martora, unico carnivoro presente nell’isola, il ghiro, il
topo selvatico presente con la sottospecie endemica e infine la crocidura minore, un toporagno che
rappresenta il più piccolo mammifero dell’isola.
Per quanto riguarda l’erpetofauna, sono da segnalare fra gli anfibi la
raganella, fra i rettili i gechi, presenti anche nelle altre
isole dell’Arcipelago, il biacco, la vipera e la testuggine terrestre.
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