Itinerari le torri
Percorso breve alla portata di tutti ma con una discesa ripida e
sdrucciolevole in corrispondenza della discesa dalla prima torre. Degli
itinerari del parco è considerato il più rappresentativo perché tocca un po'
tutti gli ambienti presenti in quest'area protetta ed ha il vantaggio
inoltre di essere molto panoramico.
Dalla loc. Pratini si percorre la "Strada degli Olivi" per circa un
chilometro, fino a raggiungere un viotto che si addentra sul lato destro
nella macchia. Lecci, lentischi, filliree ed eriche sono così fitti da
formare come un tunnel senza luce. Alla prima carbonaia troviamo un affaccio
sulla "Piana dei cavalleggeri", una prateria selvaggia usata per il pascolo
delle vacche maremmane circondata da falesie calcaree e da un lembo della pineta
Granducale.
Rientrati sul sentiero la strada comincia a salire e la
vegetazione a degradare, causa soprattutto la povertà del suolo e l'azione dei
venti , troviamo appunto una gariga formata da cisti, rosmarini, ferule
e grossi ceppi di saracchi.
In pochi minuti raggiungiamo la torre di Castel Marino, una torre medioevale
oramai diruta, arroccata sul margine dell'antica scogliera. Ai sui piedi
possiamo ammirare la pineta Granducale che copre tutta l'area pianeggiante
compresa tra il mare ed il tratto terminale del fiume Ombrone verso nord,
mentre verso sud la panoramica si apre sull'Argentario, l'isola del Giglio,
le Formiche, Montecristo e l'Elba e , nelle giornate più chiare, si
intravedono i picchi delle montagne della Corsica.
Il sentiero prosegue con una discesa piuttosto ripida e a volte, con la
pioggia, particolarmente insidiosa, e in pochi minuti si raggiunge la
pineta. Il canale, Scoglietto - Collelungo ci indica la direzione da seguire
e in poco tempo, oltrepassato un cancello di legno, si raggiunge la
meravigliosa spiaggia di Collelungo. Lungo questo tratto di percorso che ci
porta al mare si intravedono varie grotte; tra queste ve ne sono alcune,
come ad esempio la "grotta della fabbrica", molto importanti per i reperti
paleontologici ed archeologici che vi sono stati ritrovati e che
testimoniano la presenza umana di quei luoghi fin dagli inizi dell'umanità.
Sulle pareti rocciose delle falesie che seguono il percorso possiamo vedere
alcuni esemplari di palma nana che testimoniano che il Parco della Maremma è
il sito più a nord del mediterraneo dove si ritrovano questi esemplari.
La spiaggia di Collelungo ci appare aldilà della duna in tutta la sua
spettacolarità. Selvaggia, pittoresca, è facile a volte trovare branchi di
vacche sulla riva del mare e distese sull'arenile, le falesie e la pineta
che la delimitano alle spalle servono a completare questa splendida cornice.
Il percorso prosegue fino alla Torre di Collelungo, un importante edificio
cinquecentesco da poco restaurato, che si affaccia sulla omonima spiaggia,
per poi proseguire immerso nella macchia fino alla strada asfaltata che ci
riporterà ai Pratini.
Percorso Km 9,6
Durata 3 ore circa
Difficoltà : Nessuna.