Il luogo in
questione si raggiunge dall'uscita Scafa dell'autostrada Roma - Pescara.
Dopo essere usciti
al casello su citato, occorre svoltare a sinistra ed imboccare la Strada
Statale Tiburtina in direzione di Pescara.
Procedendo per
alcuni chilometri si incontra, sulla sinistra un bivio con l'indicazione
Rosciano a cui svoltare.
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Dopo cinquecento metri si passa sotto ad un
sottopassaggio ferroviario e si deve, al bivio immediatamente successivo,
svoltare nuovamente a sinistra. Dopo poche centinaia di metri si incontra il
ponte sul Fiume Pescara. Imboccare prima del ponte la strada, non asfaltata,
sulla destra, che costeggia il fiume sino al campo di Tiro al Piattello
della Federazione Nazionale.
L'itinerario di
pesca inizia immediatamente sotto il ponte, dopo il salto d'acqua generato
da un piccolo sbarramento, e procede verso valle.
L'acqua non è mai
molto abbondante e nemmeno estremamente limpida ma ospita una buona
popolazione di Cavedani, Barbi canini, vaironi e minutaglia varia, non manca
qualche sporadica trota proveniente dalla zona più a monte.
Il tratto di fiume
in questione un tempo acqua Fipsas, nell'anno in corso (2006) non compare
fra le acque abruzzesi in concessione. Pertanto per esercitare la pesca
dovrebbe essere sufficiente la licenza governativa (meglio comunque
informarsi presso una sezione Fipsas).
Vi si pratica la
tipica pesca di movimento adatta a questo tipo di corso d'acqua dalla scarsa
portata e si procede sondando tutti i giri d'acqua più interessanti.
Tecniche
consigliate la passata e la pesca al tocco, obbligatorio indossare gli
stivali alti per poter guadare il fiume quando necessario, infatti, nessuna
delle due sponde presenta la possibilità di essere totalmente percorsa in
ogni punto ed è quindi necessario spostarsi da una all'altra più volte.
Le stagioni
migliori sono, senza dubbio, il tardo autunno e l'inverno quando più
abbondante è il volume d' acqua nel fiume e la vegetazione di sponda, in
alcuni punti veramente intricata, non ha le foglie e quindi disturba un pò
meno l'azione di pesca.
Non essendo
classificata come acqua da salmonidi, l'esercizio della pesca è permesso tutto
l'anno con l'obbligo di reimmissione delle trote eventualmente catturate nel
periodo del relativo divieto.
E' permesso l'utilizzo
del bigattino come esca con la limitazione a mezzo chilogrammo per ogni
pescatore come in tutta la regione Abruzzo e questa è senz'altro l'esca da
consigliare attuando durante la pesca una leggerissima pasturazione consistente
nel lancio di alcune larve a precedere ogni passata.
La taglia delle catture
non è eccezionale ma si possono con un pò di accortezza quanto a rumore generato
ed a utilizzo di montature sottili realizzare dei buoni cestini.
A proposito di cestini,
dato il tipo di pesca itinerante, si consiglia di rimettere immediatamente in
acqua le catture effettuate e non destinate al consumo alimentare.
La pescosità del luogo
è piuttosto costante nelle stagioni indicate, occorre evitare però le giornate
successive a piogge insistenti che intorbidiscono eccessivamente l'acqua.
Nel complesso si tratta
di un itinerario piacevole anche se non "comodo" ed è indubbiamente un punto di
riferimento per quei periodi (inverno) in cui è molto difficile selezionare
luoghi che ci garantiscano il di divertimento di qualche cattura, anche se senza
particolari pretese.
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