Itinerari pesca Abruzzo: Lago S. Angelo (CH)
Come si raggiunge: Dall'uscita
"Val di Sangro" della Autostrada A14 si imbocca la S.S.652 Fondo Valle
Sangro,dopo circa 20 Km., all'altezza di Piane D'Archi, girando sulla destra
si prosegue per Casoli, da questa ultima località ci si dirige verso Lama
dei Peligni - Rivisondoli - Roccaraso utilizzando la S.S. 84. Dopo circa 5
Km., oltrepassata una breve galleria il lago è sulla ns. destra.
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Si tratta di uno
splendido bacino ottenuto con lo sbarramento delle acque cristalline del fiume
Aventino, in una valle dominata dall' aspro Massiccio della Maiella. Di
estensione non eccessiva, presenta un'ottima profondità soprattutto nella zona
verso la diga dove pareti di roccia a picco strapiombano sino nell'acqua.
Le rive sono
sufficientemente agibili sia in sponda destra, costeggiata completamente dalla
Strada Statale, sia in sponda sinistra in prossimità della diga, zona
raggiungibile con una stradina secondaria non asfaltata imboccabile nei pressi
dello sbarramento stesso. Purtroppo è quasi una costante la presenza di venti
che complicano l'azione di pesca e da cui è impossibile ripararsi data la
mancanza totale di insenature.
Tutto il lago è
decisamente ben popolato da Cavedani, Carpe, Tinche, Persici Reali, Alborelle e
Scardole, che condividono l'habitat con una buona popolazione di Trote Fario e
qualche Iridea residuo di precedenti ripopolamenti. La taglia dei pinnuti è
decisamente notevole e va a scontrarsi con la necessità, determinata dalle acque
cristalline, di utilizzare montature extrasottili.
Le tecniche da
praticare sono quelle tipiche dei laghi, non ultimo per risultati lo spinning
rivolto a Trote e Persici Reali ( oltre a quelli piccoli, che ci
perseguiteranno, sono presenti esemplari veramente di rispetto).
Per quanto riguarda le
esche l'uso del bigattino è consentito con la classica limitazione a 500 gr. per
pescatore vigente nelle acque della Regione Abruzzo,comunque, oltre a questo,
ottima esca, anche per la sua selettività nei confronti della minutaglia, si è
rivelato il mais al gusto naturale decisamente ben accettato dai grossi cavedani
se presentato, lo ribadiamo, con montature sottilissime, galleggianti al minimo
della grammatura possibile ed innesco curatissimo ( 1 solo chicco su apposito
amo dorato sempre completamente celato all'interno dell'esca).
La pasturazione con
sfarinati, anche se efficace, è da effettuare con cautela e precisione: se le
palle di pastura si rompono in superficie è finita, veniamo invasi dalle
alborelle e non c'è verso di liberarsene se non cambiando posto. Spesso, per
tale motivo, conviene pasturare con i chicchi di mais sfusi (portarsene quindi
in abbondanza).
Ad oggi per
l'esercizio della pesca è richiesta la sola licenza di tipo B, come sempre
comunque, è il caso di informarsi su eventuali novità dell'ultima ora circa i
regolamenti.
Le stagioni da prendere
in maggiore considerazione per la pesca sul Lago S.Angelo sono la primavera
inoltrata, l'estate ed il primo autunno, soprattutto nelle ore serali. Cavedani
e Trote sono comunque in attività tutto l'anno ( per le ultime attenzione al
periodo di divieto in cui, se catturate, vanno rimesse immediatamente in acqua).
La bellezza del luogo,
la temperatura relativamente mite anche in piena estate, nonché la presenza di
aree appositamente attrezzate, create lungo il lago, fanno del S.Angelo
un'ottima meta per gite con relativo pic-nic.