Itinerari pesca Abruzzo: Lago di Bomba (CH)
Si tratta di un bacino artificiale, dalla
conformazione allungata (circa 7 chilometri per una larghezza non superiore a
1,5 Km., a pieno invaso), ottenuto sbarrando, con una diga in terra battuta, fra
le più grandi costruite in Italia con tale tecnica, il corso del fiume Sangro,
all'altezza del comune di Bomba, in provincia di Chieti.
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Presenta una capacità massima di poco
inferiore a 70 milioni di metri cubi d’acqua, e il suo completamento risale ai
primi anni ‘60.
Non è profondissimo, soprattutto in
prossimità dell'immissario che entra nel lago in corrispondenza del paese di
Villa S.Maria; le sue acque sono di discreta qualità, sufficiente a garantire
un buon habitat per le moltissime specie di pesci presenti.
Lo si raggiunge dall'uscita
dell'Autostrada Adriatica "Valle Sangro" imboccando la Strada Statale
n. 652 "Fondo Valle Sangro" che collega la costa Adriatica al Parco Nazionale
D'Abruzzo, in direzione di Castel di Sangro. Per chi proviene dal versante
Tirrenico è raggiungibile da Castel di Sangro, percorrendo, ovviamente in
senso inverso, la medesima strada.
Giunti con la statale di cui sopra
all’altezza del comune di Bomba,per chi proviene dall'autostrada Adriatica,
occorre girare a destra in corrispondenza della prima indicazione per il lago e
per il villaggio turistico "Isola Verde". Con questa strada , dopo una breve
discesa,superata l'entrata del citato villaggio, si raggiunge la diga e da qui
si imbocca la litoranea che segue la sponda destra.
Grazie alla già citata litoranea
(asfaltata ma scassatissima), l’accessibilità per la ricerca del posto di pesca,
è ottima in sponda destra, molto più difficile, al contrario, in sponda
sinistra, dove esiste una strada, da imboccarsi a Villa S.Maria, dopo aver
attraversato il ponte sul Fiume Sangro, che è però facilmente percorribile solo
per il primo tratto sino ad un villaggio turistico ivi presente, dopo quest’ultimo
si può procedere solo con un fuoristrada o a piedi.
Nel lago vivono: Cavedani, Carassi, Carpe,
Persici Reali, Scardole, Alborelle, Tinche, Anguille, Trote Iridee di
immissione e Trote fario provenienti dal fiume Sangro, nonchè qualche residuo
Pesce gatto.
Tutte queste specie, distribuite
abbastanza uniformemente, sono abbondanti ( ad eccezione delle Trote e dei Pesci
gatto) e raggiungono ottime dimensioni.
Purtroppo negli ultimi anni sta diventando
infestante, come in tutte le acque in cui si svolgono abitualmente gare di pesca
e vengono quindi effettuati ripopolamenti a tal fine, la presenza del Carassio,
che va togliendo spazio alle specie indigene.
La pescosità resta comunque ancora
piuttosto buona anche se assolutamente non paragonabile a quella di solo alcuni
anni fa.
La stagione migliore va da Aprile a fine
Ottobre per quasi tutte le specie, con la esclusione dei mesi estivi più caldi.
I Cavedani sono insidiabili anche in inverno con alterni risultati.
La varietà di specie presenti fa si che si
possano utilizzare proficuamente un gran numero di tecniche
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Inglese, bolognese, canna fissa,
roubasienne e ledgering per i Ciprinidi;
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Spinning e pesca con il vivo per Persici reali e Trote;
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Pesca a fondo “classica” per Anguille e
Pesci gatto;
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Carpfishing, sempre più diffuso, per le
Carpe di misura XXL.
Identico discorso vale per le esche, sono validi sia i classici bigattini
che il mais, il verme di terra e di letame, il pasterello e le boiles. Per la
pesca con il vivo ottime le piccole alborelle che si possono pescare
direttamente in loco.
Occorre, possibilmente prima, ma
soprattutto durante l'azione di pesca, effettuare una buona pasturazione con
sfarinati integrati con bigattini ( attenzione, come in tutto l'Abruzzo il
quantitativo di questi ultimi è limitato a mezzo chilogrammo a pescatore).
Per i Cavedani, piuttosto smaliziati, che
raggiungono dimensioni tranquillamente superiori al chilogrammo e vanno
insidiati utilizzando tutte le raffinatezze del caso quanto a finali e
galleggianti, è indicata una costante pasturazione con bigattini sfusi fiondati
sul galleggiante ad intervalli di tempo piuttosto ravvicinati.
Per l'esercizio della pesca non occorrono
particolari permessi oltre la normale licenza di tipo B, si consiglia comunque
di informarsi presso la Guardia Forestale
o l'Ufficio Pesca della Provincia di Chieti su eventuali variazioni dell'ultima
ora.
Prima di programmare una battuta è
opportuno inoltre accertarsi che non siano in programma gare di pesca,
piuttosto frequenti soprattutto la domenica. In caso di gare regionali o
nazionali vengono occupate buona parte delle sponde disponibili. Nei giorni
feriali, invece, la pressione di pesca è quasi inesistente, con l'eccezione dei
mesi centrali dell'estate, quando i turisti affollano i tre villaggi/campeggio
disponibili lungo il lago e piuttosto attrezzati.
Un ultimo fattore di disturbo, da non
sottovalutare, può essere costituito dal forte vento che spesso spazza il lago
rendendo piuttosto complicata ed inefficace l’azione di pesca, per questo motivo
evitiamo le giornate caratterizzate da condizioni meteorologiche particolarmente
instabili.
Il luogo descritto rappresenta senz’altro
un ottimo itinerario per le nostre uscite che non mancherà, applicando le
accortezze di cui sopra nel frequentarlo, di darci ottime soddisfazioni che ci
indurranno sicuramente a ritornarci più volte in una stagione.