Itinerari pesca Abruzzo: fiume Liri - Valle Roveto (AQ)
Oggetto di questo itinerario è il tratto del
fiume delimitato, a monte, dal confine fra i comuni di S.Vincenzo Valle
Roveto e Balsorano e, a valle, da quello fra la Provincia dell'Aquila e
quella di Frosinone.
E' costeggiato interamente dalla S.S. n. 82 della Valle Roveto e
letteralmente sovrastato dalla Superstrada del Liri che scorre su di una
serie di viadotti che attraversano più volte il fiume; l'intera zona, da
anni era in concessione all'Enalpesca sede di Avezzano (AQ) Tel. 0863
21029. Dal 2006 l'estensione della concessione è stata ridotta ed
attualmente si estende complessivamente per 4 Km. dalla Centrale
Idroelettrica di Balsorano verso valle sino alla località "Le Cave"; dopo
questi 4 Km., e sino al confine di Provincia, le acque non risultano in
concessione ad alcun gestore e sono quindi libere ma pur sempre di categoria
"A". |
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Per raggiungere il punto “centrale” del tratto di fiume in
oggetto conviene percorrere la Superstrada prima citata sino all’uscita di
Balsorano, qui immettersi sulla S.S. 82 in direzione Sora, attraversare
l’abitato di Balsorano e dopo circa 2 chilometri svoltare a destra in direzione
Collepiano, oltrepassato il ponte che attraversa il Liri, possiamo svoltare a
sinistra ( direzione C.da Pistola) e, percorse ancora alcune centinaia di metri,
trovare posto per l’auto in una delle numerose piazzole poste al di sotto dei
viadotti della superstrada.
Qui, nota dolente, è veramente sporchissimo ed ingombro di ogni genere di
materiali, probabilmente anche residui risalenti ai cantieri di costruzione
della superstrada, presenti qualche hanno fa in questa zona.
Fortunatamente la situazione migliora, e di
molto lungo la sponda vera e propria dove, a parte qualche immancabile busta
di plastica appesa ai rami, la situazione si presenta abbastanza naturale.
Possiamo quindi decidere se pescare a risalire o a scendere verso valle
senza sostanziali differenze di possibilità di cattura.
Da tenere presente comunque che la grande maggioranza dei frequentatori si
ferma nei pressi del ponte e nella tranquilla spianata adiacente quindi,
questa zona è la più battuta e disturbata.
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Grazie
all’apporto di diversi torrentelli provenienti dalle piccole valli laterali la
portata del corso d’acqua, qui, mantiene costantemente una buona consistenza e
la qualità dell’elemento liquido, pur risentendo parzialmente dell’influsso
delle acque provenienti dalla bonifica del Fucino, raccolte dal Liri più a monte
( non certo potabili ma comunque in via di miglioramento grazie
all’intensificarsi dei controlli sugli scarichi industriali espletati dagli
organi preposti), è accettabile, così come accettabile è la trasparenza delle
stesse.
L’aspetto è quello tipico del medio torrente appenninico con alternanza di
raschi, spianate in cui l’acqua rallenta, più rare buche con maggiore
profondità. Il fondale è ovunque ciotoloso, raramente sabbioso, in alcuni tratti
la corrente è spezzata da massi più grandi che la rallentano costituendo buoni
rifugi per i pinnuti.
Le sponde, pur con la presenza di piante e vegetazione varia, risultano comunque
abbastanza praticabili, soprattutto nel periodo inverno – inizio primavera;
presentano comunque anche tratti che un vero pescatore di torrente definirebbe
“comodi”.
Come detto prima sono ormai alcuni anni che questo tratto di fiume è in
concessione all’Enalpesca sede di Avezzano (unitamente ad alcuni tratti di
canali appartenenti alla Bonifica del Fucino); la continuità della gestione con
i relativi ripopolamenti e controlli sortisce quindi qualche risultato in
ordine al popolamento ittico.
Segni evidenti di vita acquatica se ne scorgono pochi se non a stagione
avanzata, in occasione di particolari schiuse di insetti ,che inducono i pesci
ad una attività superficiale, comunque, anche in conseguenza del fatto che
questo tratto è in concessione allo stesso gestore da anni e che tale gestore
effettua delle buone semine ( tra l'altro in maniera estremamente "trasparente"
dandone notizia anticipatamente per permettere a chiunque lo voglia di
assistervi), la popolazione di fario è consolidata ; oltre alle trote troviamo
cavedani e qualche barbo.
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Per poter pescare nei 4 Km. in concessione, è
necessario essere iscritti all’Enalpesca (tessera nazionale del costo di
10,00 Euro, per l’anno 2006, comprendente anche una copertura assicurativa
contro gli infortuni connessi all’espletamento dell’attività di pesca) ed
essere in possesso del libretto segnacatture ( costo Euro 25,82 per l’anno
2006), nel rimanente tratto la pesca e libera e soggetta ai regolamenti
vigenti in Abruzzo per le acque di categoria "A".
Per quanto sopra ci si può rivolgere ai negozi di pesca della zona ( ad
esempio La Lenza – Balsorano Tel. 0863 950168) che ci consegneranno i
bollettini (prestampati e prenumerati) necessari per l’effettuazione dei
versamenti e provvederanno al rilascio della tessera e del libretto
segnacatture esibendogli le ricevute di tali versamenti unitamente alla
licenza di pesca governativa in corso di validità. Gli stessi potranno
inoltre fornirci indicazioni su variazioni dell'ultim'ora ai regolamenti
descritti. |
Nel tratto in concessione i regolamenti
vigenti sono sostanzialmente quelli previsti, dalla legge regionale abruzzese
per le acque di categoria A con qualche ulteriore restrizione fra cui, da
rilevare, il divieto di entrare in acqua, da cui sono esclusi coloro che
praticano la pesca a mosca con la coda di topo.
Il numero massimo di catture di salmonidi, per giornata di pesca ( rigorosamente
da annotare sul libretto segnacatture), è di 5 esemplari.
La pesca è praticabile tutti i giorni esclusi il mercoledì e venerdì quando non
ricadenti in concomitanza con una festività.
Estratto del regolamento è comunque riportato sul tesserino segnacatture.
I luoghi in questione, ad eccezione delle prime settimane della stagione, non
sono mai particolarmente affollati.
Come sempre, l’argomento tecniche praticabili/consigliabili si scontra con le
preferenze del singolo, comunque si può affermare con certezza che il luogo si
presta decisamente alla pesca con esche artificiali (spinning e mosca), pur
presentando caratteristiche tali da lasciar spazio anche agli appassionati di
altre specialità, tenendo inoltre presente che, questi ultimi (vietatissimo il
bigattino), potranno insidiare anche i coinquilini delle trote ( cavedani e
barbi) che possono rappresentare una divertente alternativa.
Per concludere il luogo descritto può quindi rappresentare un buon
riferimento per le uscite di inizio stagione ma anche una valida meta tutto il
resto dell’anno ( magari per chi pesca a mosca), conservando, come già detto,
una portata ed un popolamento accettabile tutto l’anno.