Pianella (PE)
Le tue vacanze in Abruzzo: Pianella località turistica del mare d'Abruzzo.
Pianella fu un centro importante del popolo dei vestini. Una curiosità
storica: nel XVI secolo il borgo fu acquistato da Margherita d’Austria
e rimase di sua proprietà sino alla fine del sistema feudale. Grosso
centro dell’entroterra pescarese, situato su un colle tra i fiumi
Pescara e Tavo. Il paese poggia la propria economia sull’agricoltura
ed in particolare sulla coltivazione delle olive.Come dice il nome,
sorge su una breve pianura ondulata e le sue origini sono molto
antiche, come dimostrano i ritrovamenti archeologici avvenuti nelle
campagne circostanti che hanno restituito architetture, sculture,
monete, armi, necropoli delle epoche vestina e romana. Nell'alto
medioevo si ha notizia di un Castrum Planellae e alcune testimonianze
dirette o indirette rinviano a longobardi e franchi..
Mille la storia del paese si delinea in rapporto alla laziale abbazia di
Montecassino ebbe dall'XI secolo molti feudatari. Del passato restano i
settecenteschi palazzi De Felice e Sabucchi, la chiesa di S. Antonio (secolo XVI),
le cappelle rionali di S. Leonardo, di S. Salvatore e di S. Maria ad Nives -
tutte databili, almeno per le origini, al '300 - e il grande complesso monastico
dei Carmelitani (secolo XVI). Pianella fonda la propria economia sull'attività
contadina: celebre è il suo olio fruttato e di limpido sapore, ricavato dalla
"dritta", varietà di oliva originaria dell'area vestina a maturazione
medio-precoce. Anche la cultura popolare mantiene un assetto contadino e in
questa dimensione, va letta la tradizione canora del Buongiorno. La domenica di
Pasqua dalle prime ore dell'alba, prende a girare per le vie del paese
un'insolita brigata, composta da due o più cantori in grado di improvvisare, su
uno schema stilistico fisso e utilizzando una serie di stereotipi sia retorici
sia melodici, alcune strofe di saluto e augurio adattate allo specifico
personaggio cui la serenata è rivolta; l'accompagna una piccola formazione
musicale - composta da fiati, tamburo, piatti - che sorregge il canto ed esegue
anche gli intervalli musicali. Cominciando dai personaggi più in vista (il
sindaco, le autorità civili e militari), la compagnia porta il Buongiorno sotto
le finestre di tutti, costringendo parenti e amici, che non solo accettano di
buon grado ma contraccambiano con l'offerta di dolci e bevande a un mattiniero
risveglio. Le strofe, oltre a essere encomiastiche e celebrative, qualche volta
toccano la corda dell'ironia e mettono alla berlina difetti, manie e
particolarità. Da qualche tempo il Buongiorno è ripetuto anche nel pomeriggio di
Pasqua: in questo caso cantori e suonatori indossano il costume medievale e si
concedono un'interpretazione storica dell'antica tradizione.
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A 25, uscita Villanova. Proseguire seguendo le
indicazioni. Ferrovia, stazione di Pescara. Coincidenze con Autolinee
regionali Arpa in partenza dal Terminalbus di Pescara Centrale.
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►Chiesa di Santa Maria
Maggiore. La chiesa, risalente al 1100, ha al suo interno degli affreschi
ed un ambone da vedere.
►Chiesa
del Carmine.
►Chiesa di Sant’Antonio.
La chiesa ha origini molto antiche ed è stata ricostruita nel nel XVI secolo.
►Chiesa di San
Domenico. Le
decorazioni in questa chiesa sono in stile barocco.
►Palazzo
de Felice. Questo palazzo è stato costruito nel XVIII secolo.
►Palazzo Sabucchi.
Il palazzo è stato edificato nel Settecento. |
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Olio. |
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Il Buon Giorno (pomeriggio di Pasqua). |
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Festa del Beato Nunzio 5 maggio, di S. Giovanni
Battista, 24 giugno |
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