Località marittime in Abruzzo: Torre Cerrano
Agli inizi del 1860, nell’Italia centrale e meridionale vengono costruite le
ferrovie, che ribaltano il tradizionale rapporto tra pianura e collina, tra la
costa e l’interno. Sul versante adriatico, gli unici centri di una certa
importanza sono in quel tempo Ortona e Termoli; le altre zone sono popolate solo
da poveri borghi di pescatori e contadini, continuamente interrotte
dalle larghissime foci di numerosi torrenti, periodicamente soggetti a
piene violente. .
La stazione ferroviaria diviene così un elemento costante e tipico, in
quanto luogo privilegiato, che influisce sugli sviluppi e sulle crisi
dei luoghi.
L'itinerario che collega la pineta di Pineto alla Torre di Cerrano è tra le più
interessanti della costa abruzzese. Dal centro di Pineto, si raggiunge la
spiaggia per uno dei numerosi sottopassaggi. Se si inizia dalla stazione F.S.,
ci si ritrova proprio nel tratto più bello della pineta, dove i pini marittimi
mostrano ancora le caratteristiche forme contorte dal vento. Si segue lungamente
la costa verso sud, in direzione della visibile Torre di Cerrano, il più
imponente dei fortilizi costieri rimasti nella regione. All'inizio
conviene senz'altro camminare all'interno della pineta. .
Quando questa termina, si prosegue sulla spiaggia fino alla torre,
circondata da un gruppo di alti pini marittimi di bell'aspetto. La Torre di Cerrano
ospita oggi il Laboratorio di Biologia Marina della Provincia di
Teramo. Si prosegue sulla spiaggia fino a Silvi Marina, da dove si può
tornare indietro con il treno, con l'autobus, oppure a piedi.