ITINERARI NELLA VALLE DELL' ORFENTO NEL PARCO DELLA MAJELLA
Magnifico
itinerario percorribile per gran parte dell'anno che permette di ammirare il
selvaggio canyon dell'Orfento, tra i più interessanti dell'intero appennino.
L'interesse sta nelle erosioni del fondovalle, nelle stupende faggete e nella
possibilità di qualche incontro con la fauna (cervi, caprioli, orso). E'
necessaria una autorizzazione da parte del Vivaio Forestale di Caramanico. Da
Caramanico Terme si sale la breve strada asfaltata che sale alle Terme e a Santa
Croce (631 m.), dove si parcheggia. Si traversa il paese passando a sinistra
della chiesa e si segue un viottolo che costeggia un vigneto, traversa un
ruscello, e raggiunge un ponticello ad un bivio (680 m.). Si va a sinistra
costeggiando l'orlo del canyon: poi il sentiero (qualche segno
giallo-rosso)inizia una lunga e panoramica diagonale che scende alla Valle dell'Orfento,
nei pressi di un curioso pinnacolo con tracce di costruzioni. Subito dopo è un
ponticello (595 m.).
Si continua sulla sinistra (destra orografica) del
torrente, si traversa un secondo ponticello (659 m.) e ci si inoltra nella zona
più selvaggia della valle. Dopo una serie di grossi massi, si traversa una
magnifica ansa del torrente scavata nella roccia. Poi il torrente si incassa e
si sale nettamente, a mezza costa, nella faggeta. Si traversa (915 m.) un
valloncello secondario, si sale assai ripidamente al di là, e si continua in
piano fino ad un bivio: a sinistra, pochi passi portano al Ponte di Pietra (991
m.) che scavalca una profonda forra assai spettacolare. Al di là del ponte, un sentierino verso sinistra (l'inizio è esposto: attenzione!) permette di scendere
al torrente alla base della forra, in luogo suggestivo e spettacolare. Tornati
sul lato meridionale del ponte si sale per una mulattiera fino ad un tornante
(1040 m.) da cui appare la parete di Monte Focalone, che chiude la valle. Da qui
in avanti, l'accesso alla valle è vietato. La mulattiera torna verso ovest a
mezza costa e sbuca sul bel pianoro dov'è il Rifugio La Cesa (1105 m.) della
Forestale, chiuso a chiave. Si continua sulla strada toccando una fonte.
Superati due tornanti, si sbuca al Guado S. Antonio (1225 m.), raggiunto da una
sterrata dal versante di Caramanico e San Nicolao. Senza seguire la strada, si
scende direttamente nel valloncello sottostante, dove si segue una mulattiera in
discesa (al bivio di questa si va a destra). Si prosegue per i larghi pendii
sottostanti, dove la mulattiera è in parte cancellata. Poi, senza raggiungere il
visibilissimo abitato di San Nicolao, si imbocca sulla destra un ampio vallone
percorso sulla destra (est) da un buon sentiero. Passati accanto ad una casa, si
ritrova il sentiero dell'andata al ponticello (680 m.), da cui si torna al
paese.
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Dislivello: |
750m. |
Tempo di salita: |
5.30 ore |
Tempo di discesa: |
circuito |
Segnaletica: |
assente |
Carte: |
IGM 147 III NO, 147 III NE
- Carta CAI Maiella 1:25.000 |