ESCURSIONI E TREKKING A PESCASSEROLI (ABRUZZO).
Pescasseroli, fin dai primi
anni del novecento, quando la secolare attività della pastorizia
andava lentamente perdendo la sua importanza economica, per
interessamento di alcuni notabili tra i quali l'ingegner Erminio
Sipari ed il suo più conosciuto cugino, il filosofo Benedetto Croce,
con il regio decreto istitutivo del Parco Nazionale d'Abruzzo
diveniva "capitale" del primo parco italiano.
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Per la sua centralità è luogo di partenza per numerose escursioni che permettono di spaziare su gran
parte del territorio del parco stesso, dalla cima del Marsicano
alla Serra del Carapale sino alle panoramiche Creste della
Rocca e del Re spartiacque tra le regioni di Abruzzo e
Lazio. Grazie inoltre alla particolare
estensione dei boschi il territorio di Pescasseroli si presta
particolarmente per piacevoli passeggiate tra faggete secolari,
durante le quali non è escluso l'incontro con gli abitanti del posto, cervi, caprioli e nei casi più fortunati con l'orso ed
il lupo, animali simbolo del Parco. Oppure alla ricerca dei
frutti spontanei del bosco quali fragole, mirtilli, funghi o degli jorapi, spinaci selvatici e ingredienti fondamentali nella
preparazione della cucina nostrana, oltre alle tantissime erbe
officinali quali l'iperico, la pilosella o la più famosa
e pericolosa "belladonna". In inverno la neve ci
permette di effettuare escursioni alla ricerca delle tracce
degli animali selvatici, in primavera e in
autunno la bellezza e i colori straordinari del paesaggio
suggeriscono trekking di più giorni organizzati al meglio dalle guide
naturalistiche delle cooperative locali e dell'Ente Parco. L’equitazione a Pescasseroli
si coniuga molto bene con escursionismo e natura,
infatti in tutti i maneggi è possibile organizzare passeggiate a
cavallo per tutti i gradi di difficoltà. Inoltre si possono
frequentare corsi di equitazione ed esercitazioni presso i maneggi più
attrezzati. Chi visita il Parco ha
innanzitutto a disposizione un ottimo tessuto di servizi
ricettivi e di accoglienza: il territorio naturale
è dotato di infrastrutture come centri visita,
rifugi, centinaia di sentieri, guide esperte e
preparate, oltre a musei tematici e didattici.
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La direzione e i servizi di
vigilanza del Parco chiedono agli escursionisti di non entrare
in alcune zone, o di farlo solo a determinate condizioni.
Obbedire a queste regole non è soltanto un dovere garantito da
sanzioni, ma anche un contributo alla salvezza di queste
straordinarie montagne. La decisione di visitare un
Parco è spesso determinata dal desiderio di poter osservare
gli animali il libertà, nel loro habitat naturale. Spesso però
i visitatori impreparati trovano difficoltà ad
incontrare gli animali, legati ai propri ritmi giornalieri e
stagionali, non proprio comodi per il turista occasionale che
vede in tal modo svanire le proprie aspettative. Una regola importante è
quella di camminare nel silenzio più assoluto, da soli o in
piccoli gruppi; oppure meglio ancora partecipare alle
escursioni guidate e ai trekking organizzati durante tutto
l’anno dagli Accompagnatori autorizzati, dalle
Cooperative locali e dall’Ente Parco. Sulla carta turistica del
Parco Nazionale d’Abruzzo sono indicati circa 150 itinerari
eco-turistici, per una lunghezza complessiva superiore ai
250 Km. Ogni sentiero, contraddistinto sulla carta da una
lettera e da un numero, è marcato sul posto con segni di
colore rosso-arancione. E' inoltre disponibile la guida
pratica "Nel Parco Nazionale d'Abruzzo" raccomandata
dall'Ente Autonomo. All'interno sono descritti oltre 20
itinerari nella natura e presenti numerose schede informative
per conoscere le caratteristiche e le abitudini dei veri
protagonisti del Parco: i fiori, gli alberi, ma soprattutto
gli animali.