PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO: Riserva di Pietrasecca
Le vacanze in Abruzzo fra le montagne del Parco Nazionale
d'Abruzzo.
La riserva è stata istituita
nel 1992 per proteggere adeguatamente il particolare, e per certi versi unico,
ambiente carsico che si sviluppa nei pressi dell’antico abitato di Pietrasecca
edificato, per chiari intenti difensivi, sulla omonima rupe calcarea tra il X e
il XIII secolo.
L’area comprende un bacino imbrifero, esteso circa i 3 kmq; costituito
essenzialmente da formazioni impermeabili a Marne e Flysch. Le acque che vi
scorrono sono totalmente drenate in un inghiottitoio denominato Ovito. Il
percorso ipogeo del torrente e stimato in circa 1300 metri, dei quali solo i
primi 500 sono conosciuti; le acque tornano alla luce tramite la cosiddetta
Risorgenza di Pietrasecca, o Risorgenza di Vena Cionca..
Il paesaggio vegetale e strettamente correlato al tipo di roccia e alla
morfologia: sui calcari la vegetazione e rappresentata essenzialmente da boschi
e boscaglie a roverella,
mantelli e cespugli a citiso a foglie sessili e ginestra odorosa; sui substrati
argilloso-arenacei predominano i boschi mesofili a cerro con mantelli e
cespuglietti a ginestra dei carbonai e rovo comune. In generale è possibile
cogliere un’avanzata ricolonizzazione del manto boschivo che tende ad inglobare
le vecchie testimonianze di una intensa attività agricola, essenzialmente
connotata da cospicui spietramenti ed opere di terrazzamento. Ma certamente
l’aspetto più interessante di tutta la riserva è rappresentato dalle sue cavità
naturali come la grotta Del cervo e l’Inghiottitoio dell’Ovito.
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