Vacanza tra eremi d'Abruzzo: San Franco Cefalorte
Una vacanza in Abruzzo in escursione sulle montagne fra
gli eremi: luoghi sacri per una vacanza di meditazione e silenzio.
La grotta si apre sotto una grossa rupe che chiude lateralmente una ripida
valletta erbosa, quasi un canalino, sotto la vetta del Cefalone..
In verità si tratta di una fessura che presenta già
all'ingresso una scarsa abitabilità: oltre diventa un cunicolo basso e fangoso,
mentre verso monte uno zoccolo roccioso ne riduce ulteriormente l'altezza.
L'imboccatura della grotta è parzialmente chiusa da due tratti di muro
realizzati con legante, sicuramente più alti in origine, a giudicare dai resti
che alzano notevolmente la quota dell'ingresso. Probabilmente era questa
appendice esterna la zona più abitabile, anche per l'estrema umidità della parte
interna. Poco al di sopra dell'ingresso è incisa sulla roccia una piccola croce.
L'interno colpisce il visitatore per la presenza sulla parete di destra di fiori
finti, lumini, numerose immagini sacre, statuine e un minuscolo presepe. Anche
per questo Eremo le uniche notizie sono quelle contenute nelle agiografie del
Santo. La sua impervia posizione può far nascere molti dubbi sulla reale
presenza di ere, miti in questa piccola grotta, ma le tracce di mura nella zona
d'ingresso provano quanto meno la sua funzione come luogo di culto e la
devozione dei fedeli.
Si raggiunge in auto da 20 km da L'Aquila si raggiunge la stazione di
partenza della funivia del Gran Sasso, passando per Assergi. Si prosegue a piedi
per 2,30 ore dalla funivia del Gran Sasso si prende una carrareccia che sale fra
i pini di un rimboschimento..
Quasi al limite superiore del rimboschimento, in corrispondenza
di un tornante, si abbandona la strada e si devia verso sinistra dirigendosi per
tracce di sentiero verso la base di una fascia di pareti. Si sale, tenendosi
sotto le pareti, e si raggiunge la sommità di una piccola cresta e poi una
valletta piuttosto ripida, che si attraverserà puntando verso il limite
superiore del bosco. Dopo un breve tratto percorso fra gli alberi si prende
sulla destra un'altra valletta ripidissima, che in poche centinaia di metri
conduce all'Eremo del Cefalone.