Turismo Religioso Abruzzo: regione verde d'Europa
ITINERARIO RELIGIOSI IN ABRUZZO : DALL'ABRUZZO BIZANTINO ALLA MAJELLA
ITINERARIO: Crecchio - Orsogna -
Casalbordino - Vasto - Monteodorisio - Atessa - Guardiagrele - Fara San Martino
- Lama dei Peligni - Palena
Partendo da
Ortona, attraverso la Marrucina, è facilmente raggiungibile Crecchio, piccolo
borgo medievale dalle antiche origini, come testimoniano i numerosi reperti di
epoca italica e romana, ritrovati nella zona. Il Museo Archeologico, situato
all'interno del Castello Ducale, ospita una mostra permanente sulla presenza
bizantina nella regione e una sezione dedicata alla cultura contadina. Risalente
al XII sec. il castello, con pianta regolare e squadrata, ha ospitato nel
settembre del 1943, il Re e la Regina d'Italia. La sua torre normanna fu per
molto tempo simbolo di terrore, per le leggende legate alle crudeltà del
signore, che sulla torre faceva decapitare nemici e malviventi.
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Il circondario è
caratterizzato da ville e contrade sparse che ricordano le antiche distribuzioni
degli stanziamenti italici. Orsogna vanta una posizione privilegiata, a due
passi dal mare e dalla splendida Majella. L'abitato viene citato per la prima
volta in un documento del 1151 con il nome di “Ursonia”, e conserva ancora le
testimonianze del suo passato di feudo degli Orsini e dei Colonna. Il paese ha
dato i natali a numerosi illustri personaggi: il suonatore di corno Domenico
Ceccarossi, il direttore d'orchestra e compositore Camillo De Nardis, il
progettista Taddeo Salvini. Lega il suo nome anche alle gesta di Raffaele
Paolucci, medico chirurgo ed eroe che si distinse sia per le sue imprese
belliche, che per la grande cultura ed umiltà. Da visitare la chiesa barocca di
San Nicola, dove è conservata una croce attribuibile a Nicola di Guardiagrele,
la Torre di Bene e il Convento (risalente al 1448) a pochi chilometri dal paese,
con il suo incantevole chiostro. Orsogna è ricca di tradizioni. Tra queste, la
più antica e la più sentita, è la Sacra Rappresentazione dei Talami
(suggestivi quadri biblici viventi, allestiti dai cittadini, sfilano per il
centro, in onore della Madonna Nera o del Rifugio), che si svolge ogni martedì
di Pasqua e viene ripetuta in agosto.
Sulla sommità di ogni talamo è sospesa una bambina che
interpreta la Madonna. Come nella tradizione uno dei Talami, anziché essere
trainato dai trattori, viene trasportato a spalla dai fedeli. Guardiagrele, la
“città di pietra” di Gabriele d'Annunzio, gode di una splendida posizione ai
piedi della Majella. Paese dalle origini altomedievali, ha sempre avuto una
forte vocazione artigianale, ancora oggi fiorente, nel campo dell'oreficeria,
del rame e del ferro battuto. Tra i suoi orafi più insigni, fu Nicola da
Guardiagrele che creò opere maestose come le croci astili o il Paliotto
conservato a Teramo. Il paese si distingue anche nella produzione dolciaria per
le tipiche “sise delle monache”. Il centro è ricco di chiese interessanti, tra
cui San Francesco, del 1300, con il portale romanico-gotico, e numerosi palazzi
importanti, disseminati lungo le stradine del centro storico. Suo gioiello è la
Cattedrale di Santa Maria Maggiore, costruita a più riprese tra il XII e XVIII
sec. con la bianca pietra della Majella. La caratteristica che la rende
originale è la torre quadrata centrale che funge sia da ingresso che da
campanile, con l'interessante portale a sesto acuto. L'interno, rivisitato nel
‘700, si presenta ampio con copertura lignea, numerosi stucchi e pregevoli
arredi. Del complesso fanno parte l'ampio porticato, dove si può osservare
l'affresco del San Cristoforo di Andrea Delitio del 1473, la chiesa di San Rocco
e il Museo del Duomo. Nel cuore del Parco Nazionale della Majella, sorge Fara
San Martino, borgo dalle origini longobarde. Monaci benedettini colonizzarono il
territorio tra il IX e il X sec. e fondarono nel 1044 l'abbazia di San Martino
in Valle. Inoltrandosi attraverso le famose “gole”, è possibile osservare i
resti dell'antico monastero. In centro, da visitare la chiesa parrocchiale di
San Remigio, dove è custodita una tela seicentesca di Tanzio da Varallo, seguace
del Caravaggio. Il paese è famoso in tutto il mondo per la produzione di pasta
di eccellente qualità, grazie all'acqua che sgorga dalle sorgenti del fiume
Verde. Il territorio, per le sue caratteristiche ambientali, é inserito oltre
che nel Parco Nazionale della Majella anche nella Riserva Naturale Orientata
Fara San Martino-Palombaro.
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