Turismo Religioso Abruzzo: regione verde d'Europa
ITINERARIO RELIGIOSI IN ABRUZZO : DALLE VALLI TEATINE AGLI EREMI DELLA
MAJELLA
ITINERARIO: Bucchianico - Chieti - manoppello - Serramonacesca - Roccamorice
Bucchianico è un piccolo centro di collina dalle origini antiche, con una
vocazione fortemente agricola. Da visitare Piazza Roma, il convento, la
chiesa di S. Francesco e la chiesa di Sant'Urbano, protettore della città,
di cui si conservano le reliquie. Ogni anno, nel mese di maggio, si svolge
la festa dei banderesi, una rievocazione storico-folcloristica legata a
fatti d'arme avvenuti nel 1300 a Bucchianico. In quell'occasione S. Urbano
intervenne, suggerendo la strategia vincente in risposta al tentativo
d'invasione da parte dei Teatini. Bucchianico ha dato i natali a San
Camillo De Lellis (1550-1614), uno dei protagonisti indiscussi della
spiritualità abruzzese. Fondatore dell'Ordine dei Chierici Regolari Ministri
degli infermi e canonizzato nel 1746, si dedicò ad assistere e dare conforto ai
malati, rivoluzionando il mondo dell'assistenza agli infermi. .
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Al Santo sono
dedicati la chiesa-santuario e il Convento, dove è conservato il suo busto. A
pochi chilometri da Bucchianico si trova la
città di Chieti, da sempre uno dei centri più importanti della regione.
Città Marrucina per eccellenza, l'antica Teate diventò Municipio Romano. A
conferma delle sue antiche origini restano i reperti archeologici
ritrovati nel territorio cittadino, che costituiscono ed arricchiscono il
Museo Archeologico Nazionale. Tra i reperti, è conservato il simbolo
dell'Abruzzo, la statua del Guerriero di Capestrano del VI a.C. La
Cattedrale, risalente al tempo di Teodorico (840 d. C.), venne ampliata
nel XI sec. con la costruzione della cripta. La Chiesa dedicata a San
Giustino Vescovo e Martire, accoglie il visitatore con l'imponenza della
sua posizione rialzata e delle maestose navate interne. La facciata e
l'ingresso sono di epoca recente, ma riecheggiano i motivi trecenteschi.
All'interno è conservato il busto in argento del santo, opera di Nicola da
Guardiagrele. Originali invece il campanile (1335) ornato di bifore e la
cripta che presenta tracce di affreschi medievali. La Cappella del suffragio è
la sede della Confraternita del Monte dei Morti, che organizza la storica
Processione del Venerdì Santo. L'evento richiama folle di fedeli e turisti ad
ammirare il suggestivo corteo, che avanza illuminato dalle fiaccole, al suono
delle musiche del Miserere.
La città fu anche capoluogo dell'Abruzzo Citeriore e per questo
venne fortificata. Resta oggi come testimonianza Porta Pescara. Da visitare la
chiesa di Santa Maria in Tricalle del 1317, per la sua originale pianta ottagonale, la
chiesa di San Francesco della Scarpa (XII sec.), la chiesa di Sant'Agostino
e la chiesa di Santa Maria della Civitella con il portale ad opera di
Nicola Mancino. Città di arte e cultura, è oggi centro di numerosi eventi
culturali, ospitati anche nell'ottocentesco Teatro Marrucino,
riconosciuto, negli ultimi anni, Teatro Lirico e di Tradizione. Passando
dalla provincia teatina a quella pescarese, il paese di Manoppello è ben
documentato dal periodo longobardo in poi, pur avendo origini ben più
antiche. Il centro conserva testimonianza del suo passato medievale nelle
stradine e viuzze caratteristiche e nelle numerose chiese e piazze. Il
Santuario del Volto Santo esercita notevole richiamo su numerosi fedeli,
che vi si recano per ammirare il sacro velo della Veronica. Il velo
trasparente, raffigurante l'effigie di Cristo, è ritenuto insieme alla
Sacra Sindone, uno dei due volti originali di Cristo, immagine “acheropita”,
ovvero non dipinta da mano dell'uomo. Gli studi scientifici, condotti dal
gesuita e storico dell'arte Pfeiffer, operati su quest'immagine, ne hanno
confermato la veridicità. Sembra, inoltre, che il velo sia l'originale
immagine esposta secoli fa sull'altare della Veronica a Roma e trafugata
nel Seicento. Il Convento dei Cappuccini, nel quale il velo è conservato,
accanto all'edificio sacro presenta la casa del Pellegrino che, immerso
nel verde, si presta ad incontri e soggiorni spirituali. Oltre al
Santuario, a Manoppello è possibile ammirare un gioiello dell'architettura
cistercense, l'Abbazia di Santa Maria d'Arabona, posta su un colle sulla
Val Pescara. Sorta sul tempio pagano dedicato alla dea Bona, la costruzione,
fondata nel 1208, presenta, all'interno, costoloni e volte a crociera e arredi
significativi come il tabernacolo gotico, il candelabro pasquale e i dipinti del
1337. L'esterno, invece, conserva due rosoni e cinque monofore. L'intero
complesso è immerso in uno splendido parco.
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